Nichilismo armato
Un nuovo tipo di violenza non-ideologica è in preoccupante aumento sia negli Stati Uniti che in Europa.
Benvenute e benvenuti alla puntata #114 di COMPLOTTI!, la newsletter che ti porta dentro la tana del Bianconiglio.
Anzitutto, un annuncio: siete ormai più di diecimila iscritti, che per me è un grande risultato – sia perché questo è un progetto giornalistico abbastanza verticale, sia perché non si occupa certo di argomenti facili o spensierati. A ogni modo, nelle prossime settimane farò una puntata speciale per discutere con voi del futuro di questo newsletter.
A proposito di cose allegre, oggi parlerò di un nuovo fenomeno terroristico che sta prendendo sempre più piede su entrambe le sponde dell’Atlantico: quello della violenza nichilista non-ideologica.
Prima di partire, ricordo che il mio ultimo saggio Le prime gocce della tempesta è acquistabile nelle librerie (quelle indipendenti sono sempre da preferire) e nei negozi online. Sul mio profilo Instagram trovate una rassegna stampa aggiornata e le date delle presentazioni.
Una bomba anti-natalista
Sono le 11 di mattina dello scorso 17 maggio quando un’autobomba sventra l’American Reproductive Center, un centro di fertilità a Palm Springs (in California).
L’esplosione ha una potenza tale da coinvolgere gli edifici limitrofi, nonché da abbattere una linea di palme che era nei paraggi.
In una conferenza stampa, l’agente dell’FBI Akil Davis l’ha descritta come “una delle più grosse esplosioni che ci sono state nella California del sud”. Per poi aggiungere di “non avere alcun dubbio: questo è un atto terroristico intenzionale”.
Il bilancio finale è di cinque feriti e un morto – l’attentatore stesso, un 25enne di nome Guy Edward Bartkus.
Prima di piazzare la bomba, Bartkus ha lasciato una specie di manifesto in un sito. Solo che non si tratta dei tipici testi che compilano i terroristi neonazisti; siamo di fronte a qualcos’altro.
L’uomo si autodefinisce un anti-natalista e un misantropo. “Sono contro la vita”, ha detto in un audio, “e la IVF [fecondazione in vitro] è l’emblema dell’ideologia pro-vita”. L’obiettivo dell’attentato, ha scritto nel manifesto, era quello – piuttosto ambizioso, a dire il vero – di “sterilizzare il pianeta” e renderlo immune “alla malattia della vita”.
Per il credo anti-natalista il concetto di riproduzione è intrinsecamente crudele e negativo; nessuno dovrebbe nascere in un mondo così spietato e difficile. “Sono arrabbiato per il fatto di esistere”, afferma Bartkus nell’audio, “nessuno ha chiesto il mio consenso per farmi stare qui”.
Il manifesto contiene anche un esplicito riferimento all’efilismo, che prende il nome da life (vita) scritto al contrario.
Si tratta di un’oscura filosofia negativa e utilitaristica incentrata sulla convinzione che gli umani debbano smettere di procreare sia per evitare sofferenze inutili ai nascituri (e alla specie), sia per il bene del pianeta. Come ha sottolineato il ricercatore Marc-André Argentino, il fine ultimo è “l’eliminazione veloce e indolore di ogni vita senziente”.
All’efilismo era dedicato un subreddit apposito (r/efilism), frequentato da più di 10mila persone. Lì, nell’immediatezza dell’attentato, erano circolati brani del manifesto e degli audio di Bartkus; per questo motivo, Reddit ha prontamente cancellato il forum dichiarando che sulla piattaforma “non c’è spazio per la violenza”.
L’attentato di Palm Springs sembra dunque essere il risultato della radicalizzazione di un singolo individuo che frequentava spazi estremamente marginali e di nicchia.
Brian Levin – direttore del Center for the Study of Hate and Extremism – ha spiegato al Guardian che “ora la rabbia, il rancore e l’autodistruzione psicologica possono trovare una casa filosofica in una comunità online”.
E questo, insieme all’acquisizione di abilità specifiche per commettere gli attentati, “può rendere le persone ancora più violente di quanto non lo fossero prima”.
Terrore senza ideologia
Nel descrivere questo fenomeno prettamente legato all’era digitale, e per certi versi inedito, un recente rapporto dell’Institute for Strategic Dialogue (ISD) ha parlato di “terrore senza ideologia” e di “violenza nichilista”.
Sebbene gli attentati e gli atti criminali “da fuori possono ricordare la violenza estremista”, si legge nel rapporto, “non hanno quella dimensione politica o ideologica che guida gli attacchi estremisti”.
La violenza nichilista, insomma, non punta a “cambiare la società”; cerca piuttosto di “soddisfare un bisogno emotivo interiore e/o di ottenere notorietà o accettazione all’interno delle comunità di riferimento”.
La rete dell’estremismo nichilista è infatti decentralizzata ed eterogenea. Il rapporto menziona esplicitamente due subculture: la True Crime Community (TCC), popolata da persone che glorificano serial killer e autori di stragi scolastiche; e No Lives Matter, un network criminale che – stando al suo manifesto – “idolatra la morte” e "cerca la purificazione di tutta l'umanità attraverso un serie di attacchi senza fine".
Nel solo 2024, persone che aderiscono a quelle sigle hanno compiuto almeno quattro sparatorie scolastiche negli Stati Uniti e due attentati con armi bianche in Svezia.
Secondo il rapporto dell’ISD, un elemento centrale di queste subculture è “la sostituzione dell’ideologia con l’estetica”.
I membri della TCC, ad esempio, cercano di replicare “gli atteggiamenti, l’abbigliamento e i riferimenti culturali” degli stragisti scolastici, piuttosto che le loro motivazioni.
L’assenza di un substrato ideologico – oltre a eliminare la fase di indottrinamento e ridurre le tempistiche del passaggio all’atto – influisce anche sui bersagli della violenza nichilista, spesso e volentieri selezionati sulla base di criteri personali o addirittura casuali.
Il manifesto della 15enne statunitense Natalie Rupnow, autrice della strage alla Abundant Life Christian School nel dicembre del 2024, si intitola – non a caso – “Guerra all’umanità” ed è pieno di dichiarazioni misantropiche come “odierò sempre l’umanità e le persone” e “odio l’umanità per avermi costretto a stare in questo buco”.
Non sorprendentemente, la prevenzione di questo tipo di violenza si sta rivelando parecchio complicata.
Da un lato i responsabili sono incensurati o non attenzionati, visto che la loro età è generalmente bassa. In un caso davvero estremo, avvenuto in Messico nel 2020, un bambino di 11 anni ha sparato ai suoi compagni di classe vestito da Eric Harris – uno dei due stragisti di Columbine.
Dall’altro lato, l’estremismo nichilista non rientra appieno nelle classificazioni ideologiche utilizzate dalla polizia o dalle agenzie antiterrorismo; e questo rischia di far sfuggire gli attentatori alle maglie delle forze dell’ordine.
La Comunità
Essendo per natura fluide, le reti della violenza nichilista possono comunque intersecarsi o sovrapporsi con altri gruppi affini ma più politicamente connotati.
Tra questi c’è la rete “764”, fondata nel 2021 su Discord dall’allora minorenne Bradley Cadenhead. Il nome deriva dal codice postale parziale di Stephenville, la cittadina del Texas in cui abitava.
“764” è ideologicamente affine all’Ordine dei Nove Angoli (O9A), un movimento neonazista accelerazionista ed esoterico fondato negli anni Settanta nel Regno Unito e poi diffusosi nel resto dell’Occidente attraverso piccole cellule o adesioni individuali.
Un’altra ispirazione di Cadenhead è stata una comunità attiva su Discord nota come CVLT, fondata sull’estorsione sessuale dei minorenni: in sostanza, i partecipanti (in larga parte minori) obbligavano i loro coetanei adescati in rete a compiere atti sessuali e registrarli in video, per poi ricattarli.
Ma “764” è andata persino oltre l’estorsione sessuale. Le vittime della rete sono state costrette a drogarsi, infliggersi lesioni, commettere omicidi, e spinte a suicidarsi a favore di telecamera.
L’adescamento avviene soprattutto sui server Discord dedicati a Roblox e Minecraft: molte persone rimangono impigliate nei gruppi e diventano a loro volta abusanti. “Il trauma è fondamentale nella perpetuazione e nella crescita della comunità”, sottolinea il ricercatore Argentino nella sua newsletter From the Depths.
Cadenhead è stato arrestato insieme ad altri membri di “764” – dagli Stati Uniti alla Romania – nel settembre del 2023, ed è stato condannato a 80 anni di carcere per svariati reati.
Nel corso del processo il procuratore Jett Smith ha detto che “capita raramente di vedere in faccia il male, ma questa è una di quelle volte”.
L’arresto del fondatore ha destabilizzato e frammentato la rete, ma non l’ha fatta scomparire del tutto: “764” fa parte di una più ampia galassia che gli esperti chiamano “Com”, abbreviazione di The Community (“La Comunità”).
In una dichiarazione giurata depositata in un processo penale in California, l’FBI l’ha descritta con queste parole:
Com è un gruppo geograficamente eterogeneo di individui organizzati in vari sottogruppi, che si coordinano attraverso applicazioni di messaggistica online come Discord e Telegram per intraprendere vari tipi di attività criminali.
Per Marc-André Argentino la rete è formata da tre pilastri. Il primo è il Cyber Com, dedito a crimini informatici come il furto di Sim e dati oppure il ransomware. Il secondo è il Sextortion Com, in cui l’attività principale è l’estorsione a scopi sessuali soprattutto ai danni di persone minorenni.
L’ultimo è l’Offline Com, che agisce nel mondo reale attraverso attività criminali di vario tipo – dal vandalismo fino ad arrivare alla pianificazione di sparatorie di massa. I gruppi che fanno parte di questo pilastro, scrive Argentino, sono “per natura accelerazionisti, occultisti e nazionalsocialisti”.
La gerarchia sociale interna di reti come 764 si basa sulla popolarità e sull’influenza. Per farsi notare, i membri sono spinti a commettere reati sempre più violenti ed estremi.
È proprio questo meccanismo, per certi versi analogo a quello del terrorismo suprematista di nuova generazione, a rendere la galassia “Com” particolarmente pericolosa.
“La costante ricerca di riconoscimento”, chiosa Argentino, “alimenta un brutale ciclo di escalation: gli atti estremi vengono celebrati, replicati e resi ancora più efferati in una costante rincorsa alla notorietà”.
Dal canto loro, le forze dell’ordine di vari paesi hanno già lanciato l’allarme.
Claire Finlay, responsabile della sezione antiterrorismo della polizia nel sud-est dell’Inghilterra, ha dichiarato alla BBC che “la minaccia rappresentata [da 764 e altri gruppi simili] è immensa non solo nel Regno Unito, ma in tutto il mondo” – Italia inclusa, ovviamente.
Articoli e cose notevoli che ho visto in giro
Trump ha teso un’altra imboscata nello Studio Ovale: questa volta ai danni del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, tirando in ballo il fantomatico “genocidio dei bianchi” e altre teorie screditate (Zolan Kanno-Youngs, New York Times)
Gli assalitori del Congresso graziati da Trump ora stanno cercando di trasformarsi in influencer per vendere materiale a tema 6 gennaio (Ellie Silverman e Drew Harwell, Washington Post)
Un dettagliato resoconto di cosa si è detto al “Remigration Summit” a Gallarate, dove estremisti in giacca e cravatta hanno caldeggiato deportazioni di massa di fronte a politici leghisti (Jacopo Di Miceli, Facta)
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non mi è ben chiaro il legame tra Guy Edward Bartkus e Bradley Cadenhead, o meglio il collegamento che fai tra movimenti antinatalisti e neonazisti mi sembra un po' forzato ed introdotto da un fumoso "Essendo per natura fluide, le reti della violenza nichilista possono comunque intersecarsi o sovrapporsi con altri gruppi affini ma più politicamente connotati". Potresti spiegarti meglio? grazie del preziosissimo lavoro che fai
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