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Possiamo dire che che le teorie del complotto sono esse stesse dei complotti? Studiando la comunicazione politica dei conservatori sembra proprio che ci sia un pattern tra quello che i partiti vogliono ottenere (sostanzialmente mantenere il più saldo possibile lo status quo alimentando la distanza tra gruppi sociali) e il target delle teorie del complotto. Sono sempre i personaggi "progressisti" che tentano di sovvertire un qualcosa di moralmente buono (ma invece è lo status quo) con qualcosa di moralmente cattivo (qualcosa a caso di abbastanza orrido e disgustoso ma anche psicologicamente collegato al disgusto morale). Questo mette in buona luce i conservatori che vengono portati in palmo di mano come se fossero eroi, in un contesto che in realtà è l'opposto.

E se la più grande teoria del complotto fossero le teorie del complotto stesse?

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Solo per capire meglio il suo pensiero: quando scrive:

E loro, gli ucraini, “lavorano così” – assassinando, cioè, gli avversari sgraditi. (Una strategia che la Russia di Putin non impiega mai, aggiungo io.)

lei è ovviamente ironico, giusto?

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È quello che ha scritto Simonyan nel suo post (quello tra parentesi è mio ed è sarcastico ovviamente)

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