Sovrano presso me stesso
Dagli Stati Uniti all’Italia, la teoria del complotto del “sovranismo individuale” sta facendo sempre più proseliti.
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Ultimamente nelle cronache italiane spuntano fuori sempre più spesso notizie di persone che non pagano tasse, mutui, pedaggi o multe. Non si tratta dei classici evasori, però, ma di credenti in una particolare teoria del complotto: quella del “sovranismo individuale”. Oggi spiegherò cos’è, e perché ha attecchito anche da noi.
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Eterne essenze
È l’inizio di febbraio del 2024 quando una donna di 65 anni viene fermata in provincia di Brescia a un posto di blocco della polizia locale.
Il fatto in sé sarebbe statisticamente insignificante; ogni anno vengono effettuati milioni di controlli stradali in Italia.
Tuttavia, questo caso è diverso. Invece di esibire la patente, scaduta da diversi anni, la donna mostra agli agenti uno strano documento autoprodotto siglato con un’impronta digitale rossa. Nel foglio si definisce una “eterna essenza e fonte di valore” in grado di “guidare motoveicoli, autoveicoli, navi, aerei e affini”.
Per quanto possa sembrare una notizia di cronaca minore e bizzarra, in realtà non si tratta di un caso isolato.
A ottobre del 2023, ad esempio, una signora di 56 anni di Pesaro era stata fermata alla guida della sua auto, che si è scoperta essere sottoposta a fermo amministrativo per un ritardo nei pagamenti. All’alt la donna aveva reagito tentando di mordere il braccio di un agente ed era stata denunciata per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Una volta ricevute le notifiche del procedimento la donna aveva rifiutato l’autorità della magistratura, dichiarandosi “essenza eterna” e “custode registrato del mio essere” – uno status che, a suo avviso, avrebbero dovuto rendere “nulli e senza valore” gli atti giudiziari.
Nonostante queste dichiarazioni, la donna è stata condannata a cinque mesi di reclusione.
Ma non ci sono solo le multe. A marzo del 2023, una coppia di Imperia si è opposta allo sfratto sostenendo di essere un’“entità extraterritoriale” ed esibendo documenti in lingua inglese senza alcun valore legale.
Due mesi dopo, un episodio simile è avvenuto a Viadana, in provincia di Mantova: una coppia di 50enni – accampando le medesime argomentazioni pseudolegali – ha cercato di impedire lo sgombero della propria abitazione pignorata, filmando l’operazione delle forze dell’ordine e arrivando addirittura a chiamare i carabinieri per fermare la polizia.
Per una singola operazione sono state così coinvolte oltre trenta persone tra agenti, operatori della croce verde, assistenti sociali e tecnici dell’azienda del gas.
Negli ultimi anni, insomma, le cronache sono costellate di episodi in cui i protagonisti – sempre esibendo documenti farlocchi – pretendono di non pagare multe e imposte, reclamano la cancellazione delle proprie generalità dall’anagrafe, istituiscono fantomatici “regni sovrani”, provano a viaggiare con passaporti fai da te, o addirittura tentano di sequestrare i figli affidati ai servizi sociali per maltrattamento.
Lo fanno per un preciso motivo: aderiscono infatti al cosiddetto “sovranismo individuale”, una teoria del complotto che rigetta l’autorità dello Stato e delle leggi attraverso un elaborato miscuglio di credenze pseudolegali e rimandi alla spiritualità New Age.
Cittadini sovrani
Il concetto di “sovranismo individuale” si è sviluppato negli anni Settanta all’interno del gruppo antigovernativo e anti-tasse di estrema destra Posse Comitatus, attivo nelle zone rurali del Midwest – all’epoca colpite da una pesante recessione agricola.
Il fondatore era William Potter Gale, un attivista di estrema destra legato all’Identità Cristiana, una dottrina religiosa fondata sull’interpretazione razzista e antisemita della Bibbia.
I militanti del Posse Comitatus credevano – sulla base di un’astrusa interpretazione della Costituzione americana e della common law – che le legittime autorità statunitensi fossero solamente le contee e gli sceriffi, e di conseguenza non riconoscevano l’autorità del governo federale a livello legale e fiscale.
Per tutti gli anni Settanta e parte degli anni Ottanta, come spiega un articolo dell’Institute for Strategic Dialogue, i membri del Posse Comitatus “si sono ribellati contro il governo federale rifiutandosi di pagare le tasse, andando in giro senza la patente di guida o non adempiendo agli obblighi burocratici”.
Inoltre, inondavano gli uffici pubblici di scartoffie per rallentare le pratiche o subissare di richieste inutili i funzionari. La pratica aveva anche un nome: “terrorismo cartaceo”.
Alla fine degli anni Ottanta, il Posse Comitatus di fatto si è sciolto. Ma l’assunto di base di Gale e dei suoi seguaci – ossia che non esista alcuna autorità sovraordinata – è stato ripreso da altri gruppi di “sovereign citizen” (“cittadini sovrani”), che l’hanno adattato e modificato a loro piacimento, dando così vita a una fitta e complessa rete di movimenti e individui che si sono messi a reclamare la propria “sovranità” sulle leggi statali e federali.
A partire dagli anni Novanta, una delle versioni che hanno riscontrato più successo è stata quella della “Redemption Theory” (“teoria del riscatto”), che il Southern Poverty Law Center ha definito “una bizzarra fusione tra una teoria del complotto e una truffa finanziaria”.
L’inventore è – ancora una volta – un estremista di destra: Roger Elvick, il portavoce del gruppo suprematista Committee of the States. Secondo Elvick, fin dalla nascita ogni cittadino statunitense possederebbe un “doppio” fittizio (chiamato “uomo di paglia”) dal valore di 630mila dollari, creato a sua insaputa dal governo federale.
La ragione dietro a questa finzione giuridica sarebbe quella di “imprigionare” il valore economico di ogni americano e venderlo a banche e istituti finanziari, che nella visione antisemita di Elvick sono interamente gestiti da ebrei.
Al tempo stesso, l’estremista sostiene che quella cifra si possa “riscattare” – da qui il nome della teoria – attraverso cambiali a vista (cioè pagabili alla presentazione, in questo caso al fisco statunitense), che in realtà sono cambiali false dal momento che non c’è nessun credito da vantare.
Lo stesso estremista, insieme a molti suoi seguaci, è stato condannato nel 2005 a quattro anni di reclusione per contraffazione, estorsione e altri reati fiscali.
Ma com’era successo a Gale e al Posse Comitatus, anche la “teoria del riscatto” è sopravvissuta al suo autore, riuscendo a fondersi con altre versioni del “sovranismo individuale”.
Come ricorda un’analisi della Anti-Defamation League, la Grande recessione del 2008 ha riportato in auge quelle teorie, mentre la pandemia di Covid-19 le ha diffuse ancora di più – unendole alla teoria del complotto di QAnon e rendendole doppiamente pericolose.
Oltre a quelli fiscali, infatti, i “cittadini sovrani” statunitensi si sono resi responsabili di svariati reati – tra cui incendi dolosi, violenza sessuale, sparatorie di massa e omicidi.
Noi è, io sono
Nel corso degli anni la teoria ha superato i confini degli Stati Uniti, generando versioni alternative in vari paesi occidentali.
Una delle più note è quella dei Reichsbürger in Germania, i cosiddetti “cittadini del Reich” che sostengono l’illegittimità dello stato federale tedesco. Nel dicembre del 2022, un gruppo di loro è stato accusato di voler organizzare un colpo di Stato: l’indagine della polizia tedesca ha portato all’arresto di 25 persone.
In Canada, invece, si è formato un vero e proprio “culto qanonista” intorno alla figura di Romana Didulo, una donna di 49 anni che dal febbraio del 2021 sostiene falsamente di essere la vera “regina del Canada”.
Nel Regno Unito è emersa una variante fondata sull’interpretazione di una clausola della Magna Carta. Durante la pandemia, i “cittadini sovrani” britannici l’hanno usata come scusa pseudolegale per irrompere negli ospedali o nei centri di vaccinazione e impedire al personale medico-sanitario di fare il proprio lavoro.
In Italia, invece, ha attecchito una versione del “sovranismo individuale” che combina teorie pseudolegali di common law con suggestioni spirituali della New Age.
I casi citati in apertura coinvolgono infatti membri di gruppi più o meno strutturati che si rifanno al cosiddetto One People’s Public Trust (OPPT), un movimento fondato nel 2012 dall’avvocata statunitense Heather Ann Tucci-Jarraf.
La dottrina di quest’ultima si basa sul diritto commerciale anglosassone – in particolare sull’istituto del trust, che serve a regolare rapporti giuridici di natura patrimoniale – e incorpora elementi della “teoria del riscatto”.
Per Tucci-Jarraf, gli stati sovrani sarebbero in realtà delle aziende iscritte alla Securities and Exchange Commission (l’equivalente statunitense della Consob), mentre i certificati di nascita dei cittadini sarebbero dei titoli di Stato dal valore di centinaia di milioni di dollari.
Ogni cittadino può dunque dichiararsi “trust di sé stesso” e scindere la persona in carne e ossa da un soggetto giuridico separato ed esentato dal pagamento di tasse, multe, rate del mutuo e cartelle esattoriali – nonché immune da ogni procedimento giudiziario.
Com’era prevedibile, negli Stati Uniti OPPT ha avuto una vita relativamente breve; la stessa Tucci-Jarraf è stata condannata nel 2018 per riciclaggio di denaro e frode telematica.
Nonostante ciò, i principi cardini della teoria sono stati riciclati in Italia per cercare – tra le varie cose – di non far iscrivere i propri figli all’anagrafe e “sottrarli” così al controllo della “Corporation Italia”; di non pagare i pedaggi autostradali; o di assediare tribunali e uffici comunali con varie richieste.
Attualmente, il movimento OPPT più grosso in Italia si chiama “Noi è, io sono”. Dal sito ufficiale si possono scaricare una marea di documenti: modelli di diffida, denunce, testi per Pec da inviare alla pubblica amministrazione, notifiche di vario tipo e autodichiarazioni di “sovranità individuale”.
Quest’ultima è un mix tra legalese e New Age, e recita così:
IO, eterna essenza, SONO, manifesta nel corpo, compresa questa particolare incarnazione, anche percepita come [nome e cognome] emanata il [gg/mese/aaaa], debitamente preapprovata, preautorizzata, prepagata, registrata, garantita, notificata, governata, vincolata, assicurata e garantita, a tutti gli effetti nei Documenti Eterni, Universali e Internazionali.
In tutto ciò emerge un paradosso piuttosto grottesco: da un lato si predica la liberazione dell’individuo dal giogo dello Stato, mentre dall’altro la si persegue scimmiottando ossessivamente la burocrazia più astrusa e bizantina.
Come ha poi sottolineato il tributarista Luciano Benedetti sul Sole 24 Ore, tutti questi documenti pseudolegali sono “radicalmente nulli” e “di nessuna rilevanza sul piano dei tributi locali sulla proprietà e sull’utilizzo degli immobili”.
Al tempo stesso, però, queste teorie si basano su un’idea tanto semplice quanto potente: che sia sufficiente sventolare un pezzo di carta per essere del tutto “sovrani” e risolvere magicamente i propri problemi. Il linguaggio giuridico dona una patina di credibilità al tutto, mentre le suggestioni New Age creano una narrazione accattivante e di facile presa.
Ma l’adesione a questi movimenti (e dunque alla realtà alternativa che propinano) non cancella di certo i debiti, né tanto meno rende invisibili al fisco – come del resto dimostrano gli sfratti, le ingiunzioni di pagamento e i processi penali.
Al contrario: è “foriera di contrattempi patrimoniali, fiscali e talvolta penali”, chiosa Benedetti, “ben peggiori di quelli dai quali, magari, si illude di liberarsi”.
Articoli e cose notevoli che ho visto in giro
Il prossimo dipartimento della salute diretto da Robert Kennedy Jr. potrebbe essere pieno di consulenti antivaccinisti – un vero e proprio dream team della disinformazione sanitaria (Alex Kaplan, Media Matters)
Elon Musk ha letteralmente rilanciato la disinformazione russa per screditare USAID, l’agenzia USA per gli aiuti umanitari che lui e Trump vogliono chiudere anche sulla base di teorie del complotto infondate (Andrea Zitelli, Facta)
La presidenza Trump ha dato un grande slancio al movimento anti-gender globale, che sta cercando di diffondere la propria propaganda anti-LGBTQIA+ nelle scuole di tutto il mondo (Rachel Marcus, The Conversation)
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Lavoro in aeroporto e di documenti così ne arrivano (il regno del lombardo veneto..ecc) e anche quello di cui si parla nel testo con l' impronta digitale fatta con il sangue. La cosa che accomuna queste persone è fare video dall'aereo raccontando di essere passati con i loro pezzi di carta sventolandoli felici .. in realtà quando gli viene detto che perdono la vacanza ..magicamente riappare la vecchia carta d'identità ufficiale.
Questa cose dell'eterna essenza è meravigliosa, potrei scriverci un romanzo.
Sono sempre più convinto che la vera soluzione non sia di tipo legale ma fisico: prendi queste persone a schiaffi finché non si risvegliano.
Un po' come per il computer quando si blocca, lo riavvio e riprende a funzionare.
Evidentemente il cervello di queste persone è andato in tilt, qualche schiaffone ben dato potrebbe farlo riavviare