Qolpo di Stato
Tra invocazioni di golpe in stile Myanmar e contenuti apertamenti antisemiti, QAnon sta evolvendo – andando in una direzione ancora più estrema e preoccupante.
Benvenute e benvenuti alla puntata #23 di COMPLOTTI!, la newsletter sulle teorie delle complotto che ti porta dentro la tana del Bianconiglio.
QAnon non è mai stato un movimento statico - al contrario, è in costante evoluzione. Questa caratteristica gli ha sempre permesso di espandersi, prosperare e sopravvivere ai costanti fallimenti delle profezie di Q, come avevo scritto tempo fa.
E infatti, pur essendo senza leader e senza Trump, nelle ultime settimane ci sono state diverse novità; incluso il ritorno in grande spolvero nel mondo fisico, dopo un periodo di latenza dovuto alle conseguenze dell’assalto al Congresso. Eccole qui di seguito.
Per Dio e per la Patria
Dal 28 al 30 maggio del 2021 centinaia di seguaci del movimento complottista di QAnon si sono ritrovati all’Omni Hotel di Dallas, in Texas, per la convention “For God & Country: Patriot Roundup”.
L’evento, organizzato da John Sabal e dalla moglie Amy (conosciuti online come “QAnon John” e “QueenAnon Amy”), era stato presentato come completamente slegato dalla teoria; nella pratica, si è trattato del più grosso raduno di QAnon dall’assalto al Congresso dello scorso 6 gennaio – in cui più di 40 aderenti alla teoria sono incriminati per svariati reati – nonché uno dei più assurdi.
Come hanno riportato varie testate, il prezzo per parteciparvi era salato: dai 500 ai 1000 dollari a biglietto. Il giornalista Steven Monacelli ha scritto su Twitter che l’età media era piuttosto alta (intorno ai 40), mentre i cronisti non erano i benvenuti – Will Sommer del Daily Beast è stato allontanato tra le grida di giubilo dei presenti, e Vegas Tenold di VICE News è stato cacciato da “QAnon John” in persona. A un certo punto si è tenuta un’asta, in cui è stata venduta una mazza da baseball per ottomila dollari.
Per il resto, dice Monacelli, l’atmosfera ricordava quella di una messa evangelica di estrema destra; il fervore, il fanatismo e la partecipazione emotiva erano molto simili (non a caso, QAnon va molto forte tra gli evangelici). Le uniche differenze erano gli occasionali riferimenti agli alieni, la presenza di una milizia di ex militari chiamata “I pretoriani del Primo Emendamento” e dei sermoni decisamente violenti pronunciati dai vari “pastori” d’eccezione.
Uno di questi è Jason Sullivan, che si autodefinisce “il mago di Twitter” ed è il consulente per i social media di Roger Stone – l’ex consulente politico di Donald Trump condannato per falsa testimonianza al Congresso durante l’indagine sulle interferenze russe nelle elezioni del 2016, e graziato dall’ex presidente nella fase finale del suo mandato.
Sullivan è stato uno dei primi a intervenire sabato 29: oltre a dire che QAnon è seguito da “80 milioni di persone” negli Stati Uniti (una cifra fortunatamente lontana dalla realtà) e rilanciare teorie antivacciniste, ha evocato l’impiccagione di Hillary Clinton facendo il gesto del cappio sul palco.
Poi c’era il deputato repubblicano Louie Gohmert, che ha attaccato la presidente della camera Nancy Pelosi e detto che l’assedio al Congresso era acqua fresca rispetto all’11 settembre e Pearl Harbor. Già all’inizio di maggio, in un discorso alla Camera dei deputati, il parlamentare aveva paragonato l’attacco ad una “normale visita turistica”.
Non pago, Gohmert si è fatto fotografare insieme a Zak Paine – un influencer complottista noto con il nickname “RedPill78”, che si è vantato di aver partecipato all’insurrezione del 6 gennaio 2021.
E ancora: tra i relatori di spicco figurava anche Sidney Powell, che ha fatto parte della squadra legale di Trump incaricata di “ribaltare” il risultato elettorale e restituire il “maltolto” (senza esserci minimamente riuscita). Nella mitologia di QAnon Powell è colei che doveva rilasciare il cosiddetto “Kraken”, il leggendario mostro marino del folklore scandinavo diventato una metafora della “frode” tentacolare dei democratici e di Joe Biden.
Tra applausi scroscianti, l’avvocata ha rivelato che Trump a breve tornerà al potere e che “Biden verrà fatto sloggiare” dalla Casa Bianca che occupa “abusivamente”. Lo stesso Trump, secondo alcuni retroscena riportati dalla cronista Maggie Haberman del New York Times, è convinto che ad agosto sarà di nuovo nominato presidente degli Stati Uniti.
L’intervento della Qonvention di Dallas che ha fatto più discutere è stato senza dubbio quello di Michael Flynn, ex generale ed ex consigliere di Trump per la sicurezza nazionale. Anche lui si è dichiarato colpevole di aver mentito all’Fbi nell’indagine sul “Russiagate”, venendo successivamente graziato dal presidente.
Flynn è da tempo un punto di riferimento del movimento complottista, che lo considera un eroe della lotta contro il Deep State e la cricca di pedofili satanisti. L’ex militare ha sempre ricambiato l’attenzione, amplificando la propaganda qanonista e partecipando a diversi eventi online e in presenza.
Mentre stava parlando sul palco, uno spettatore (identificatosi come un “soldato semplice”) gli ha fatto la seguente domanda: “Perché quello che è successo in Myanmar non può succedere qui?” Flynn ha risposto seccamente: “Nessun motivo. Voglio dire, dovrebbe succedere qui”.
In sostanza, un ex generale degli Stati Uniti ha invocato pubblicamente un colpo di stato militare per rovesciare un’elezione democratica.
Sognando il Myanmar
Come ho scritto più volte su questa newsletter e su Valigia Blu, il cuore dell’ideologia di QAnon è il putsch. Il cosiddetto “Grande Risveglio”, uno dei motti di Q, non è altro che l’allegoria di una purga violenta dei “traditori” interni colpevoli di aver svenduto il paese a pedofili, adoratori di Satana e potenze straniere.
Dopo la sconfitta di Trump alle presidenziali, una parte del movimento è diventata ancora più ossessionata dalla prospettiva di un golpe – e quello in Myanmar, avvenuto all’inizio del febbraio 2021, è un qualcosa da invidiare se non addirittura replicare sul suolo statunitense.
“L’esercito birmano ha arrestato i leader del Paese dopo che le prove credibili di brogli elettorali sono diventate impossibili da ignorare”, ha scritto su Telegram un influencer qanonista, citato da Rolling Stone. Un altro, parlando dell’arresto di Aung San Suu Kyi, ha detto che “presto vedremo [anche qui] titoli come questo”.
In un altro canale Telegram affiliato a QAnon si è poi affermato che il Myanmar sarebbe uno dei paesi più coinvolti nella tratta internazionale dei minori, e che Clinton e Obama avrebbero legami tra i leader birmani dei partiti democratici (impicciati a loro volta nei traffici). L’implicazione della congettura è che “stiamo vedendo i primi segnali di un colpo di stato militare che è in programma anche negli Stati Uniti”.
Più recentemente un’altra influencer del movimento – Terpsichore Maras-Lindeman, che tra le varie cose è stata denunciata per una truffa e sostiene di poter viaggiare nel tempo – ha messo a punto un “piano” per “rimpiazzare” politici eletti con i seguaci di QAnon, attraverso un’astrusa strategia legale delineata sulla piattaforma di streaming Twitch.
Secondo il resoconto del giornalista David Gilbert su VICE, Maras-Lindeman ha invitato i suoi follower a “cercare informazioni” sui pubblici ufficiali e a coordinarsi su Telegram, il tutto per “vendicarsi” dell’elezione rubata di novembre e rimettere Trump alla Casa Bianca.
Su Twitter, il ricercatore Marc-André Argentino ha fatto notare che c’è una grossa differenza tra le Maras-Lindeman – o il seguace “medio” di QAnon – e figure del calibro di Flynn (che nel frattempo ha negato di aver pronunciato quelle parole, non venendo preso sul serio da nessuno). L’ex generale, infatti, è “una persona che ha avuto un potere politico e ha ancora connessioni con la politica”: e il fatto che rilanci apertamente “gli obiettivi apocalittici di un movimento estremista” non solo è grave, ma indica che il movimento sta entrando in una nuova, pericolosa fase.
Stando a una ricerca del Digital Forensic Research Lab dell’Atlantic Council, le parole d’ordine e gli slogan che hanno caratterizzato finora QAnon stanno scomparendo dai principali social network – principalmente per effetto della cancellazione di migliaia e migliaia di pagine, account e gruppi.
Al suo posto, nell’“Internet decentralizzato” usato dagli estremisti, sta spuntando una specie di “neo-QAnon”. Gli autori Jared Holt e Max Rizzuto lo descrivono come “una rete informale di gruppuscoli complottisti che porta avanti le stesse teorie di QAnon, senza però ricorrere al linguaggio e allo stile che ne hanno accompagnato la crescita”. Alcuni si sono spinti ad affermare che “QAnon” non esiste proprio: è soltanto un’invenzione degli odiati media mainstream.
Del resto, la balcanizzazione era una delle possibili evoluzioni del movimento dopo il fallimento della profezia - ossia la vittoria di Trump.
Il problema è che alcuni di queste correnti stanno andando in una direzione molto più estrema, persino di quella a cui siamo stati abituati in questi anni.
La battaglia per il controllo di QAnon
Uno degli account su Telegram che sta guadagnando più popolarità nell’ecosistema di “neo-QAnon” è GhostEzra, seguito da oltre 335mila persone. È apparso nel gennaio del 2021, dopo l’assedio al Congresso e il deplatforming di QAnon dai maggiori social, e ancora adesso non si sa da chi sia gestito.
I post di GhostEzra vanno ben al di là delle classiche teorie di QAnon, e spesso sono deliranti. Sostengono, ad esempio, che a marzo del 2021 ci saranno nuove elezioni; che Joe Biden sia morto nel 2019, e che il “Joe Biden” alla Casa Bianca sia in realtà l’attore James Wood con una maschera; e che Ivanka Trump, figlia dell’ex presidente, non si sia vaccinata contro il coronavirus ma sia stata segretamente uccisa.
Molti altri contenuti, invece, sono apertamente antisemiti. C’è da dire che QAnon ha sempre avuto elementi di antisemitismo al suo interno; ma in questo caso, parliamo di livelli davvero feroci. Giusto per dare un’idea: l’account ha promosso il film neonazista “Europa – The Last Battle” (che rispolvera il vecchio mito del giudeobolscevismo), pubblicato liste di “giornalisti giudei” e rilanciato orride guide al negazionismo dell’Olocausto.
Per Marc-André Argentino il canale è tutti gli effetti un “centro di radicalizzazione” per i seguaci di QAnon, poiché ha l’effetto di traghettarli verso comunità di estrema destra che non hanno di certo quei numeri. In pratica, i neonazisti adottano teorie di QAnon; QAnon quelle dei neonazisti. Attraverso GhostEzra, dunque, si sta formando una “relazione simbiotica” tra diversi tipi di estremismo che “non promette nulla di buono”.
L’ascesa di questo influencer ha inoltre dato parecchio fastidio ad altri promotori qanonisti, che lo hanno attaccato selvaggiamente. E non per l’antisemitismo, sia chiaro, ma per la rilevanza che sta acquisendo.
La posta in gioco dietro a questo scisma è altissima: il ruolo di voce dominante all’interno del movimento – specialmente in un momento in cui all’interno c’è un vuoto di leadership (Q non posta da dicembre del 2020), mentre all’esterno alcuni principi di QAnon sono ormai parte integrante del Partito Repubblicano e dell’elettorato conservatore.
“Chi riesce a impossessarsi di QAnon e guidarlo in una nuova direzione”, ha scritto il giornalista Mike Rothschild su Daily Dot, “finirà per avere un’enorme influenza sulla politica americana, insieme ad una gigantesca copertura mediatica – e soprattutto, il controllo definitivo della dottrina e del canone [del movimento cospirazionista]”.
E che farlo sia uno (o una) come GhostEzra, be’, è una prospettiva a dir poco inquietante.
Articoli e cose notevoli che ho visto questa settimana:
Perché si è tornati a parlare con così tanta insistenza della teoria della fuga del coronavirus dal laboratorio di Wuhan, anche se non ci sono nuove prove (Angelo Romano, Valigia Blu)
È uscita un’anticipazione di un rapporto molto atteso del governo degli Usa sugli Ufo: anche se non sono di origine extraterrestre, alcune traiettorie sono inspiegabili (Julian E. Barnes e Helene Cooper, New York Times)
Donald Trump rimarrà bannato da Facebook per almeno due anni (Jane Lytvynenko, BuzzFeed)
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