Elisabetta II, la rettiliana
La Regina è sempre stata al centro di svariate teorie del complotto. Com’era prevedibile la sua morte non solo le ha ravvivate, ma ne ha generate altre.
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A un certo punto, ogni celebrità deve smentire la notizia della sua morte. Elisabetta II, che è stata la celebrità per 70 lunghi anni, l’ha dovuto fare molte volte. Oltre a ciò, la Regina è stata al centro di una quantità incredibile di teorie del complotto (basti pensare a quelle legate alla morte di Diana Spencer); qui di seguito ho raccolto quelle più rilevanti e assurde emerse dopo la sua morte.
Prima di partire, ricordo sempre che nelle storie del mio profilo Instagram c’è la rassegna stampa aggiornata di Complotti!. Il libro si può acquistare dal sito di minimum fax, in libreria e negli store online.
Aggiungo anche che ho iniziato a sperimentare con i video su TikTok, portando anche i contenuti di questa newsletter: il mio account è @blicero.
La Regina era già morta
Seguendo il protocollo “London Bridge is down”, nel tardo pomeriggio dell’8 settembre 2022 il conduttore della BBC Hum Edwards – indossando una cravatta nera – ha letto una nota di Buckingham Palace con tono gravoso ed emozionato: “Sua Maestà è morta serenamente oggi pomeriggio a Balmoral”.
Elisabetta II ha lasciato la Terra a 96 anni dalla sua nascita, dopo ben 70 anni di regno – sette decenni che l’hanno resa la più longeva sovrana nella storia del Regno Unito, testimone di molti snodi fondamentali della storia contemporanea, nonché un’icona pop riconosciuta a livello globale.
A livello di immaginario, la scomparsa della Regina ha causato un vero e proprio spostamento tettonico. Anche perché la sua mortalità era ormai “diventata inimmaginabile,” ha scritto il giornalista Sam Knight sul Guardian, e “non è strano che un intero paese sprofondi in uno stato di negazione di fronte alla possibilità che finisca un lungo capitolo della sua storia”.
Nel mondo complottista, tuttavia, la morte della Regina era stata immaginata – e proclamata – innumerevoli volte.
Il 29 dicembre del dicembre 2017, ad esempio, #mediablackout era entrato nei trending topic di Twitter: l’hashtag era zeppo di tweet che parlavano per l’appunto di un presunto black out mediatico (in realtà inesistente) causato dalla morte della Regina.
Come fanno tutte le teorie del complotto, anche questa era partita da un fatto reale – ossia un’influenza che aveva colpito Elisabetta II, costringendola a saltare le celebrazioni del Natale.
La BBC, ricostruendo l’origine della teoria, era incappata nell’account @ecclesmanutd (che solitamente twittava di calcio); l’uomo aveva detto che si era limitato a riportare una diceria vista su Facebook dalla moglie.
Il giorno successivo la “notizia” della morte era comparsa su un falso account della BBC, rinfocolando ulteriormente le speculazioni prima di essere smentita dallo stesso emittente pubblico.
Nel 2019 era successa una cosa piuttosto simile: lo screenshot di una finta conversazione tra due guardie reali era diventato virale, mandando ancora una volta in trending topic la notizia della morta di Elisabetta II con l’hashtag #QueenElizabeth.
Nel 2021, quando la Regina era stata ricoverata per una notte (la prima volta dopo parecchi anni), sui social media sono iniziati a circolare post che ne annunciavano la dipartita con affermazioni di questo tipo: “Elisabetta è già morta da un pezzo, ma il governo non sta dando la notizia per ritirarla fuori al momento opportuno”.
Sempre nello stesso anno, altri utenti hanno sostenuto che il messaggio di auguri per il Natale fosse un deepfake.
Ovviamente ci sono stati tanti altri casi, ma ormai l’avrete capito: la Regina era già morta da un bel pezzo.
La sovrana mutaforme
A parte le teorie sulla morte (anticipata), che del resto colpiscono qualsiasi persona famosa, anche le reali attività e la reale natura di Elisabetta II sono state al centro di infinite speculazioni.
Una di queste riguarda Prince: la morte del cantante americano non sarebbe avvenuta per un’overdose accidentale di fentanyl, ma sarebbe stato un “sacrificio” in onore del novantesimo compleanno della Regina.
A sostenerlo è un reel su Instagram dell’8 settembre del 2022 (poi rimosso dalla piattaforma), in cui si mostrano il giorno della nascita di Elisabetta II – il 21 aprile del 1926 – e il giorno della morte di Prince, il 21 aprile del 2016. “Se pensate che sia un fottuto gioco”, dice la voce nel video, “siete stupidi”.
Diversi anni prima, il politico e complottista americano Lyndon LaRouche – fondatore di un movimento che il New York Times ha paragonato a una “setta”, nonché candidato presidenziale per ben otto volte – aveva detto che la Regina era una narcotrafficante.
“Ovviamente spaccia droga”, ha spiegato in un’intervista con la BBC del 1980, “è la capa di una banda di narcotrafficanti, sa quello che succede e non fa nulla per fermarlo”.
Oltre a essere una spacciatrice, Elisabetta II era pure una rettiliana mutaforme - l’intera famiglia reale, infatti, ha sangue misto e alieno. A sostenerlo è naturalmente l’inventore della teoria, il complottista britannico David Icke.
In un’intervista del 2017, pubblicata sul canale YouTube “New World Order TV”, l’autore ha affermato di avere molte prove sull’ascendenza rettiliana della Regina: “Ho viaggiato in più di 50 paesi per averne conferma”, incontrando “molte persone informate” – tra cui agenti della Cia.
Queste persone, a dire di Icke, “mi hanno raccontato di incontri in cui i potenti cambiavamo forma, da umani a rettiliani, davanti ai loro occhi”.
L’autore ha precisato che tutte le famiglie reali del mondo hanno sangue ibrido, poiché discendono dall’incrocio tra umani e serpenti – uno dei capisaldi dell’Identità Cristiana, una dottrina razzista e antisemita diffusasi negli Stati Uniti tra gli anni Sessanta e Settanta.
La succhiatrice di adrecronomo
Non possono poi mancare i seguaci di QAnon.
La Regina è sempre stata una figura centrale nelle teorie del movimento complottista, in quanto membro di spicco della “cricca” globale di pedofili, trafficanti di minori e consumatori di adrenocromo.
Il 5 novembre del 2017, ad esempio, il Q “originale” scriveva su 4chan con il suo solito stile criptico e serrato:
Chi è la regina?
Da quanto è al potere?
Il potere genera corruzione.
Cos’è successo a Diana?
Nel 2019, i seguaci si erano convinti che la Regina fosse stata giustiziata da un tribunale militare per aver ordinato “l’omicidio” della Principessa Diana, colpevole di aver scoperto i legami tra la famiglia reale e l’imprenditore pedofilo Jeffrey Epstein.
Nonostante la palese contraddizione con l’avvenuta esecuzione, la morte della Regina ha nuovamente scatenato la fantasia qanonista.
Come tutti gli eventi di grossa rilevanza mondiale, i seguaci l’hanno interpretato come l’innesco della “Tempesta” e del “Grande Risveglio” che porterà Donald Trump alla Casa Bianca e i “pedofili satanisti” a Guantanamo.
Il canale Telegram “The Patriot Voice” ha inoltre sottolineato che la morte è avvenuta esattamente 1776 giorni dopo il primo post di Q; 1776 è l’anno della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti, e dunque non può trattarsi di una coincidenza.
Sempre su Telegram, riporta Dan Gilbert su VICE, l’utente di uno dei tanti canali qanonisti ha scritto che “fa tutto parte del piano, dobbiamo essere pronti”; un altro ha aggiunto che “l’annuncio della morte della Regina è solo l’inizio, forza!”; e un altro ancora ha previsto l’avvento dei famigerati “dieci giorni di oscurità”, che nel gergo del movimento indica l’imminente ritorno al potere del quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti.
Arriviamo dunque alla fine di questa (parziale) carrellata con una rivelazione bomba.
Se pensate che il nuovo regnante sia Carlo III, be’, vi sbagliate di grosso. A Elizabetta II, infatti, è succeduta Diana I – che ovviamente è ancora in vita, e con pazienza ha aspettato tutti questi anni per vendicarsi della mandante della sua tentata uccisione.
Articoli e cose notevoli che ho visto questa settimana:
Ricordate le tirate di Donald Trump su Twitter? Ecco: non è nulla in confronto a quello che sta facendo su Truth Social, la sua piattaforma, dove sta completamente sdoganando QAnon (Nikki Mccann Ramírez, Rolling Stone)
Sta girando una nuova teoria del complotto su una famiglia ebraica, che unisce antisemitismo e transfobia (Colin Haskins, The Times of Israel)
Il processo che porta una persona a credere in una teoria del complotto ora ha un nome: la “Sindrome della tana del Bianconiglio” (Robbie Sutton e Karen Douglas, Current Opinion in Psychology)