Le prime gocce delle tempesta
Sta per uscire il mio terzo libro sul terrorismo bianco e l'ascesa della nuova estrema destra globale.
Benvenuti a tutte e tutti. Questa non è una puntata, ma l’annuncio del mio terzo libro di cui avevo parlato negli ultimi tempi.
Il 9 febbraio del 2024 uscirà infatti Le prime gocce della tempesta. Miti, armi e terrore dell’estrema destra globale (Solferino). Questa è la copertina.
Se nei primi due ho esplorato i mondi del gentismo e del complottismo, in questo mi calerò a fondo in un mondo altrettanto leggero e spensierato: quello del terrorismo di estrema destra di ultima generazione, che accompagna l’ascesa di una nuova estrema destra globale.
In un certo senso, è la chiusura di una trilogia.
Ora: in Italia lo stragismo di destra ci è tristemente noto, e da Piazza Fontana alla stazione di Bologna ha lasciato una lunga scia di dolore e devastazione.
Ma quello che si è sviluppato a partire dagli anni Ottanta in poi è qualcosa di profondamento diverso rispetto a ciò a cui eravamo abituati.
È infatti un terrorismo “post-organizzativo” – come lo definiscono gli esperti – contraddistinto dall’esistenza di piccole cellule o singoli individui che condividono le stesse idee, frequentano gli stessi spazi online, si radicalizzano sulle stesse teorie del complotto e agiscono con la stessa metodologia.
Dagli attentati di Oslo e Utøya fino al massacro di Christchurch, e passando per le strade di Macerata, ogni attentatore si ispira a chi l’ha preceduto e punta ad armare la mano del prossimo “guerriero razziale” attraverso manifesti imbevuti di sangue.
Sarebbe rincuorante pensare che si tratti di pochi individui squilibrati e totalmente al di fuori della società. Questo, almeno, è il ritratto che ne viene fatto dai media e dalla politica.
In realtà sono molto più integrati di quanto si voglia pensare; e molte delle cose che dicono e scrivono fanno ormai parte della propaganda politica dei principali partiti conservatori (e non solo), a partire dalla teoria della “sostituzione etnica”.
La prima presentazione sarà il 9 febbraio alla libreria Verso a Milano alle 19, insieme allo scrittore Giuseppe Genna (autore di un libro su Anders Behring Breivik, La vita umana sul pianeta terra).
Il libro si può già pre-ordinare in tutti i negozi online.
Infine, questo libro è dedicato alla memoria di mio papà Bruno. Spero che in qualche modo possa vederlo, ovunque si trovi.
Questa invece è la scheda ufficiale:
È il maggio del 2012. Un uomo è solo in una stanza e sta scrivendo a una scrivania. Quella, però, non è una normale scrivania: è un tavolo imbullonato al muro bianco. Quella stanza è la cella di una prigione. E quell’uomo non è come gli altri.
Otto mesi prima ha colpito a Oslo e sull’isola di Utøya. Ha ucciso settantasette persone in nome di una sola fede: il nazismo. L’uomo verga veloce le ultime righe di una lettera. «Siamo le prime gocce della tempesta purificatrice che sta per abbattersi sull’Europa» scrive Anders Behring Breivik.
Comincia da qui, dal carcere di Ila, un’immersione in apnea nell’incubo diventato realtà, un reportage narrativo – sconvolgente e documentatissimo – che racconta la galassia del neonazismo contemporaneo e del terrorismo suprematista bianco.
Nelle pagine di questo libro occhi spiritati compulsano manuali dello stragismo fai-da-te; armi sparano come in un videogame contro «diversi», neri, immigrati, musulmani e militanti socialisti; una scia di sangue si allunga da Macerata alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti alla Norvegia; parole pesanti come piombo inneggiano alla guerra razziale.
Leonardo Bianchi indaga sulle reti liquide della nuova Internazionale Nera, perlustra le pieghe più oscure del web inseguendo l’eco della propaganda incendiaria, analizza l’avvento della destra americana di ultima generazione, svela i processi di normalizzazione delle teorie di morte in voga dall’Ungheria di Orbán all’Italia del nazional-sovranismo, indica la minaccia letale che grava sull’Occidente. Perché la tempesta infuria già.
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